giovedì 10 luglio 2008

Facoltà di Bioetica dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum

La bioetica rappresenta un forte appello della coscienza a chiedersi in quale direzione l’umanità stia dirigendo il progresso scientifico e quali siano i criteri per giudicarlo, riconoscendone anche le derive. Dagli embrioni chimera al caso Welbi; dal referendum sulla legge per la riproduzione assistita, all’introduzione delle pillole abortive; dal degrado dell’ambiente ospedaliero al degrado dell’ambiente naturale; dalle file per un trapianto alle trafile per una semplice mammografia: di bioetica tutti, oggi , devono parlare; in qualche modo, di bioetica tutti, oggi, si sentono tenuti a parlare. Come per le celebri “questioni civili”, che, secondo Agostino d’Ippona, ci si vergogna di ignorare, così si ritiene doveroso dare il proprio giudizio sulle questioni bioetiche, e saperne discutere. Non sempre, tuttavia, chi ne parla è informato adeguatamente. Ed ecco che le discussioni - che coinvolgono i programmi culturali, sociali e politici- sono spesso accese, e talvolta inutili, finti dialoghi urlati tra finti sordi.
Occorre invece che chi accosta le problematiche bioetiche non finga di comprendere i termini dei problemi per proporre facilmente le “proprie” soluzioni, ma si sforzi di conoscere in modo approfondito e corretto i molteplici aspetti che caratterizzano le tematiche in esame; occorre inoltre che l’indagine conoscitiva e il derivante giudizio etico non si riducano ad una sequenza di dati tecnici, e nemmeno ad assunti o pregiudizi, ma si basi, a partire dal dato scientifico, sull’itinerario che l’intelletto è abilitato a compiere per cogliere le verità naturali.I principali limiti della formazione in bioetica sono in effetti la superficialità o genericità, il riduzionismo tecnocratico, il dogmatismo ideologico.

L’Ateneo Pontificio, “Regina Apostolorum”, fondato nel 1993, dalla Congregazione dei Legionari di Cristo, nasce con l’intento di fornire una formazione accademica rigorosa, strutturata ed integrale, a tutti i futuri professionisti, nonché apostoli del nuovo millennio.
La facoltà di Bioetica, unica al mondo venne istituita il 21 Maggio del 2001 ed ora è divenuta uno dei punti di riferimento formativo del mondo bioetico. Essa, in particolare, ha lo scopo di formare bioeticisti professionali, ponendoli in condizione d’intervenire con competenza, di fronte ai numerosi e complessi problemi etici che sorgono continuamente nel campo delle scienze biomediche e biologiche, nel rispetto della dignità umana e la difesa della vita di ogni individuo, dal suo concepimento fino alla morte naturale.

Nell´era della globalizzazione risulta sempre più importante, ma anche più difficile orientarsi in queste tematiche ed è facile perdersi nel mare delle sollecitazioni che vengono proposte. La nostra Facoltà di Bioetica vuole offrire un servizio a quanti hanno bisogno di una "bussola" per orientarsi nel mare di questa disciplina, sia per comprendere meglio le tematiche che vengono dibattute, sia per dare un´anima e un indirizzo a tutti coloro che si muovono – e sono tanti – nell´area della salute delle persone e della tutela dell´ambiente. Ai nostri studenti, in particolare, la Facoltà offre una formazione che ci è sembrata essenziale, in rapporto allo scenario appena riferito.
Infatti si prefigge di:
• delineare ed approfondire il quadro generale delle riflessioni bioetiche;• segnalare i fatti più significativi e collegarli a riflessioni e dibattiti;• stimolare il dibattito su queste tematiche, anche attraverso il confronto diretto con esperti di livello nazionale ed internazionale;• indicare le principali fonti disponibili per informarsi e aggiornarsi;
Questi aspetti possono essere considerati come un accenno alla “dimensione individuale” della riflessione bioetica, cioè al suo intercettare orizzonti di senso e di motivazioni propri di ogni persona, ma vi è anche una “dimensione sociale” della bioetica, perché i comportamenti umani in materia di tutela della salute e dell’ambiente non riguardano solo i singoli individui e le loro personali visioni del mondo, ma anche la società nel suo complesso.Nell’attività Universitaria vi è - ed in futuro è sempre più importante che venga valorizzato – uno spazio specifico per l’educazione alla cittadinanza, di cui si parla da molto tempo, ma che ancora stenta a trovare una sua collocazione univoca, comunque è nel contesto dell’educazione alla cittadinanza che si può collocare la riflessione sulla dimensione sociale della bioetica: il fatto che determinati comportamenti, oltre ad essere oggetto di libera scelta da parte degli individui, divengano anche socialmente accettati e normati attraverso le leggi dello Stato, chiama in causa la visione dell’uomo e della società con cui gli allievi si formano.
Quindi la nostra Facoltà di Bioetica ha i seguenti scopi:
Far acquisire conoscenze che permettano:• di comprendere a fondo le principali questioni con cui la bioetica è chiamata oggi a confrontarsi, in una fase di suo crescente riconoscimento istituzionale; • di avere, per ciascun insegnamento previsto, un panorama adeguato delle norme italiane e internazionali vigenti o in discussione, oltre che dei diritti umani di pertinenza e dei contesti interculturali in cui questi diritti vanno fatti rispettare.
Sviluppare la capacità: • di integrare tra loro le diverse discipline interessate, e il livello della riflessione teorica con quello dell’applicazione pratica; • di problematizzare le conoscenze acquisite e di trasmetterle ad altri, nel corso di ulteriori scambi formativi o informativi.
Formare appropriate competenze che consentano: • di padroneggiare gli sviluppi attualmente in corso nel campo della bioetica;• di partecipare con funzioni di responsabilità alle attività degli organismi che hanno interesse per tali sviluppi, e di contribuire a orientarle in senso interculturale.
Gli studi Universitari sono rivolti a coloro che intendono sviluppare un´adeguata professionalità in bioetica, e in particolare a:
- operatori della salute e ricercatori in biomedicina che affrontano questioni etiche complesse; - operatori coinvolti nelle scelte pubbliche e nella regolamentazione giuridica in merito a tali questioni; - operatori della formazione, dell’organizzazione o della mediazione culturale nel campo della salute e delle biotecnologie o in settori connessi; - rappresentanti di organismi e associazioni impegnati in problematiche con valenze bioetiche; chiunque desideri approfondire i problemi bioetici e partecipare alla loro risoluzione nella pratica.

Nel Consiglio Scientifico e tra i docenti della facoltà ci sono alcune tra le più importanti personalità del mondo accademico ed ecclesiastico internazionale, come Mons. Elio Sgreccia, Già Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, il Cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivesco-vo di Milano, Francesco D’Agostino, Già Presidente Onorario del Comitato Nazio-nale per la Bioetica, Robert Spaeman dell’Università di Monaco, Edmund Pellegrino, Professore di Etica Medica al Center for Clinical Bioethics della Georgetown University di Washington ed altri.


La Facoltà si struttura nei seguenti corsi:

· Baccalaureato: La durata è di due anni (quattro semestri) ed offre corsi prescritti e seminari, per la preparazione fondamentale in cinque aree formative (filosofia, teologia, medicina, diritto e bioetica), in ordine a fornire una base solida e sufficiente per affrontare dovutamente le problematiche della bioetica.

· Licenza (fruibile anche mezzo Corsi Intensivi): La durata è di due anni (quattro semestri) e si orienta a favorire l'approfondimento e la specializzazione nei diversi temi ed ambiti della bioetica.

· Dottorato: Consiste nella preparazione della tesi dottorale, sotto la guida di un docente, nella quale lo studente offre un apporto personale alla disciplina della Bioetica. La sua durata minima è di due anni. L'estensione del lavoro scritto sarà, di norma, di 250-400 pagine. Dopo la difesa della tesi, e la sua pubblicazione (almeno parziale), si ottiene il titolo di dottore.

· Master: E’ indirizzato a tutte le persone che intendono in futuro inserire nelle loro attività professionali una maggiore consapevolezza delle questioni bioetiche. Per l’ammissione si richiede una laurea o un diploma universitario, oppure il baccalaureato in teologia o in filosofia, o il diploma in scienze religiose. Le lezioni saranno trasmesse in modalità interattiva dal centro di teleconferenze dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e si potranno anche frequentare presso alcuni centri convenzionati in Italia

· Corso Estivo di Alto Perfezionamento: Gli argomenti verranno trattati da docenti della Facoltà di Bioetica ed esperti esterni, provenienti da diversi paesi. Oltre alle lezioni ci saranno diverse attività di riflessione e discussione comune, favorendo così la partecipazione attiva di tutti i corsisti. Gli argomenti verranno trattati da docenti della Facoltà di Bioetica ed esperti esterni, provenienti da diversi paesi. Oltre alle lezioni ci saranno diverse attività di riflessione e discussione comune, favorendo così la partecipazione attiva di tutti i corsisti.


Per la società di oggi e per quella del domani, acquisire le conoscenze fondamentali per affrontare e valutare i costanti sviluppi scientifici, tecnologici, giuridici e politici che ogni giorno ci vengono presentati dal mondo bioscientifico, genetico e ecologico, è di fondamentale importanza per indirizzare lo sviluppo della società nel rispetto della dignità umana. Questo è il servizio che la Facoltà di Bioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, offre all’intera collettività.

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