martedì 23 settembre 2008

Apertura anno accademico


Sabato 20 e Domenica 21 si sono avolte le cerimonie di apertura dell'anno accedemico del Master di Bioetica nelle due sedi di Rapallo e Sanremo.
Numerosi i presenti esortati dalle significative parole del Magnifico Rettore P.Pedro Barrajòn L.C., che ha incentrato la sua lezione magistrale sulla Famiglia. “La famiglia è la culla della vita, la culla dell’educazione, la culla della bioetica. E’ in famiglia che tante scelte difficili ed importanti vengono prese ed è per questo che bisogna essere formati, competenti e avere la possibilità di confrontarsi con altre persone formate e competenti”. Ecco perché esistono le sedi in videoconferenza del master di Bioetica a Sanremo, Imperia e Rapallo, per offrire una possibilità di cultura che si fa servizio all’uomo e alla vita - prosegue la referente regionale dott.ssa Silvia Zanoni, - abbiamo costituito una equipe organizzativa regionale con Gianrenato De Gaetani di Rapallo e Annarosa Rossetto di Imperia, lavoreremo insieme, sfruttando la videoconferenza per portare nei diversi punti della Regiona, non solo le lezioni universitarie, ma anche le conferenze ed i convegni che le nostre associazioni, aderenti al Forum delle Associazioni Familiari, organizzeranno.
Emanuele Di Leo, Resposabile Promozione e Comunicazione delle sedi di videoconferenza, ha presentato ai convenuti l’organizzazione dell’Ateneo. 20 Università ed Iatituti diffuse in tutto il globo è stato la prima facoltà di Bioetica al mondo e tuttora l'unica. Nata per combattere per la vita si sta diffondendo in diverse regioni italiane grazie alle tecnologie informatiche.
A Rapallo, particolarmente graditi sono stati gli interventi dei neo diplomati master, che si sono susseguiti nella tavola rotonda affrontanto diversi aspetti delle bioetica.
A Sanremo S.E. Mons A.M. Creggio ha accolto i partecipanti e l’iniziativa con calore di padre richiamando l’importanza di questi argomenti che sempre più permeano la nostra vita.
L’apertura dell’Anno Accademico è stata anche l’occasione per la consegna dei primi diplomi del Master in Bioetica della Regione liguria.

Un ringraziamento particolare va al Cav. Gianrenato De Gaetani responsabile del Centro Aiuto alla Vita di Rapallo che per primo ha portato questa iniziativa in Regione e al Cav. Agostina Rossetto del Centro per la Famiglia e la Vita di Imperia e al CESPIM che hanno reso possibile l'avvio del corso universitario anche ad Imperia e Sanremo

lunedì 8 settembre 2008

Auguri alla prof.ssa L. Velàzques per l'elezione nel Comitato Direttivo della Federazione Internazionale delle Società Filosofiche



La Prof.ssa Lourdes Velázquez, che è master in bioetica dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, ottenuta presso la sede di Rapallo, entra nel Consiglio Direttivo della FISP


Il mondo della filosofia organizza ogni cinque anni il suo evento piú significativo, il Congresso Mondiale di Filosofia.
Quest'anno il Congresso Mondiale di Filosofia si è svolto a Seoul, capitale della Corea del Sud, dal 31 luglio al 6 agosto.
Compito della Federazione Internazionale delle Società Filosofiche (FISP) è, in particolare, la promozione di congressi mondiali di filosofia.
Nella cornice di tali congressi, ogni cinque anni vengono rinnovati i suoi organi direttivi.
In Seoul è risultato eletto come Presidente della FISP il filosofo statunitense William McBride e tra i membri del nuovo Comitato Direttivo è stata eletta la dottoressa Lourdes Velazquez, di origine messicana e con nazionalità anche italiana. Oltre a una laurea e un master conseguiti in Messico, è anche laureata in filosofia presso l'Università di Genova . E' membro del Direttivo dell'Istituto Italiano di Bioetica con sede in Genova, nonchè del Comitato per la Bioeteica della suddetta FISP.

La prof.ssa Velàzquez sarà relatrice nella Tavola Rotonda che si svolgerà a Rapallo il 20 p.v. (v. più sotto); in tale occasione sarà anche presente a suggellare il livello internazionale di collaborazione che si diparte dal Master in svolgimento a Rapallo, la prof.ssa Amparo Gomez Preside della facoltà di filosofia presso l'Uiversità della Laguna (Tenerife ESP) docente di filosofia della scienza.

Alla Prof.ssa Velàzques le nostre congratulazioni e più sinceri auguri per il nuovo incarico da parte di tutti i referenti del master di bioetica dell'Arco Ligure

PER IL CONSENSO INFORMATO E L'ALLEANZA TERAPEUTICA

Dopo la vicenda Englaro, sta crescendo un consenso trasversale in Parlamento circa la necessità di un provvedimento di legge sul cosiddetto "testamento biologico", per evitare:

1) l'introduzione (velata) dell'eutanasia (attiva od omissiva), a tutela dei soggetti più deboli;
2) di considerare l'alimentazione e l'idratazione "artificiale" come trattamenti sanitari;
3) la possibilità di ricostruzioni "equivoche" della volontà del Paziente.
In definitiva, si sta immaginando uno strumento di legge che impedisca abusi nella applicazione della sentenza della Cassazione in materia.
Pur condividendo la preoccupazione alla base dell'iniziativa, riteniamo che una legge sul "testamento biologico" o come più correttamente indicato dal CNB, sulle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (DAT) presenti una serie di problemi e possa non rappresentare l'unica soluzione possibile.

Per almeno tre considerazioni che ci derivano dall'esperienza clinica:
1) le DAT esprimono una concezione che riduce la relazione di cura, cioè il rapporto tra medico e Paziente, ad un livello meramente contrattualistico e rischia di indurre (come già accaduto in diversi Paesi) atteggiamenti rinunciatari da parte dei professionisti e dei sistemi sanitari, soprattutto nei confronti di malati più deboli e fragili;
2) le DAT sono culturalmente figlie di una interpretazione del diritto della persona inteso come “autodeterminazione”, che rappresenta una forzatura rispetto a quanto affermato nella nostra Costituzione ed inevitabilmente rimangono dentro una cultura in cui l’uomo diventa arbitro della propria e altrui vita. Tale concezione è pericolosa perché non corrispondente alla realtà e lesiva dei diritti fondamentali delle persona;
3) la applicazione “pratica” delle DAT appare quanto mai problematica: per quale stato clinico?, per quali provvedimenti terapeutici ?, con quale validità? con che livello di impegno per i medici? Con che tempi e possibilità di verifica per il clinico?

Si rischia di produrre un “mostro burocratico” che solo renderà più "legalistica" la relazione di cura, senza nessun beneficio per i Pazienti.

Chi, come noi, affronta la realtà clinica di tutti i giorni suggerisce che nella eventuale legge si riaffermi:
• che la responsabilità sulla situazione clinica del Paziente è “di fatto” affidata al Medico, la cui azione è orientata esplicitamente alla tutela della vita e della dignità della persona (Art. 13 – 17 – 20 del Codice Deontologico), e che dalla esperienza del rapporto medico-paziente dipendono i giudizi sulla proporzionalità delle terapie e dei trattamenti;
• che l’idratazione e l’alimentazione non sono una terapia, ma un intervento di assistenza obbligatorio per chiunque e da chiunque facilmente apprendibile. Inoltre in riferimento all’“artificialità” va ricordato che la nutrizione effettuata per le vie non naturali (nutrizione enterale con SNG o PEG oppure nutrizione parenterale in vaso venoso periferico o centrale) è stata riconosciuta come diritto dal Comitato Nazionale di Bioetica il 30/9/2005 anche in soggetti in stato vegetativo persistente;
• va data piena attuazione al Consenso Informato per tutti i trattamenti sanitari, nell’imminenza della terapia e prima del suo inizio, tenendo conto che la volontà del Paziente deve essere attuale e consapevole.


Da "Medicina e Persona

del 3 settembre 2008